Settembre 2019 - Il 20 settembre 1989, affiancato dal professor Giambattista Vinco da Sesso, allora direttore responsabile e co-fondatore della testata, Andrea Minchio consegnava al sindaco di Bassano Gianni Tasca la prima copia de L'Illustre bassanese. La monografia, curata dal botanico Giuseppe Busnardo e dedicata al naturalista Alberto Parolini, inaugurava - attraverso una formula innovativa e originale - un nuovo modo di proporre la divulgazione culturale nel nostro territorio e, forse, in tutt'Italia. Difficile pensare, a quell'epoca, che il periodico sarebbe poi stato così apprezzato dalla gente comune, dai ricercatori e dagli studiosi. E meno ancora che il giornale avrebbe avuto uno sviluppo davvero straordinario. Parole profetiche, come appare dall'evidenza dei numeri. In trent'anni L'Illustre bassanese ha infatti pubblicato 181 monografie ordinarie e 35 speciali; circa 5.000 pagine di "storia patria". Un contributo importante, anche alla luce della qualità (nei contenuti testuali così come negli apparati iconografici), sempre impressa attraverso quel formidabile connubio di rigore metodologico e approccio divulgativo che rimane il principale e irrinunciabile requisito della testata.
