Giugno 2018 - Ancor oggi molti giovani
frequentano la Scuola Media Statale "Jacopo Vittorelli", intitolata
a una delle figure letterarie più note del Veneto a cavallo fra
Sette e Ottocento. Tanti altri hanno poi modo di confrontarsi con
l'autore delle "Anacreontiche ad Irene" durante gli studi liceali,
orgogliosi della sua origine bassanese. La gran parte dei nostri
concittadini, infine, percorre quotidianamente l'elegante via che
da piazza Garibaldi conduce a piazzetta Zaine e a viale dei
Martiri, anch'essa dedicata alla memoria dell'insigne poeta. In
pochi, però, conoscono la storia della famiglia che gli diede i
natali, per secoli una delle più autorevoli del territorio ed
espressione di illustri personalità in vari campi: notarile,
giuridico, amministrativo, religioso, storico, letterario… A
colmare la lacuna ha provveduto per l'ennesima volta Agostino
Brotto Pastega, autore di una straordinaria monografia a carattere
storico-genealogico. Scorrendone le pagine entriamo in contatto con
figure di primo piano, che hanno onorato la città. Una per tutte
quella dell'arciprete Paolo Luigi Vittorelli, fratello di Jacopo e
abate di Santa Maria in Colle, che nel 1814 ha lasciato in dono a
Bassano la splendida biblioteca ospitata in una sala del
castello.
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